Quando rivolgersi al logopedista? Una domanda che spesso le mamme ci raccontano di aver fatto alle loro amiche o al loro medico. Il logopedista si occupa di svariati ambiti di intervento, ma in questo caso il nostro focus si concentra sull’età evolutiva.

Quali sono i segnali per valutare se rivolgersi al Logopedista?

I genitori sono i primi che sanno capire quando un figlio presenta delle difficoltà. Spesso ci viene riportato: “il fratello a 2 anni già faceva delle frasi”, oppure “non ho mai dovuto aiutare sua sorella a fare i compiti, mentre lui da solo non riesce proprio a concentrarsi”. Il confronto con i figli maggiori non è però l’unico parametro, quando notate qualcosa, parlatene con il pediatra, primo vero riferimento della salute del bambino.

I pediatri di solito sono cauti se il bambino ha meno di 36 mesi. Alla luce delle nuove conoscenze sullo sviluppo cognitivo e linguistico, l’atteggiamento di attesa è sempre meno giustificato. Perciò vediamo insieme quali potrebbero essere i campanelli d’allarme anche prima dei 3 anni, e nelle diverse fasi dell’età evolutiva.

Linguaggio: cosa osservare dai 0 ai 36 mesi

In questa fase vanno considerati i prerequisiti del linguaggio, le prime produzioni e le prime combinazioni di parole. Quindi si consiglia di rivolgersi al logopedista se:

• Non reagisce voltandosi o piangendo a suoni anche molto forti
• Non presenta lallazione a 10 mesi
• Non indica e non fa gesti con le manine tra i 13 e i 19 mesi
• Non produce semplici paroline a 18 mesi
• Non comprende ordini semplici e contestuali
• Ha un gioco ripetitivo e stereotipato
• Produce meno di 50 parole a 24 mesi
• Non combina più paroline insieme per fare piccole frasi (“mamma pappa” per “mamma voglio la pappa”) a 30 mesi

Cosa osservare dai 3 ai 5 anni

In questa fase vanno considerati i suoni delle parole, il lessico, la frase, la fluenza e le funzioni facio-oro-deglutitorie. Quindi si consiglia di rivolgersi al logopedista se:

• Il linguaggio è composto da poche parole
• Il linguaggio è composto da pochi suoni
• Il linguaggio è poco comprensibile perché nel parlare sostituisce i suoni o omette delle sillabe
• È presente balbuzie
• È presente una malocclusione dentale per prolungato uso di ciuccio e biberon e deglutizione infantile

Cosa osservare nella scuola elementare

In questa fase va considerato l’accesso e l’automatizzazione della letto-scrittura. Quindi si consiglia di rivolgersi al logopedista se il bambino

• fa difficoltà a leggere le sillabe
• scambia le letterine
• è eccessivamente lento nella lettura
• fa molti errori ortografici
• fa difficoltà ad imparare le tabelline
• si distrae troppo facilmente

Perché è importante un intervento precoce?

L’importanza di un trattamento tempestivo ha molte ragioni. Consente di far sperimentare al bambino una comunicazione serena e senza frustrazioni, permette di rispettare le tappe evolutive dello sviluppo psicomotorio e soprattutto un sistema linguistico organizzato è predittivo di un buon andamento scolastico. I disturbi di linguaggio sono correlati infatti a difficoltà negli apprendimenti.

Un consulto e una valutazione logopedica già prima dei 3 anni permetteranno di capire se è indicata una terapia sul linguaggio, che può coinvolgere direttamente il bambino (con un approccio ludico e sereno), oppure può essere “indiretta”. In questo caso il logopedista suggerirà dei consigli a chi si prende cura del bambino su come supportare il linguaggio e programmerà degli incontri periodici in cui monitorare lo sviluppo. Inoltre potrà guidare la famiglia, se necessario, per accedere alle liste di attesa del Servizio Sanitario Nazionale.

Quando rivolgersi al Logopedista: vigilanza e serenità

Oltre ad invitare le mamme e i papà ad un approccio vigile sullo sviluppo del proprio bimbo, suggerisco anche un atteggiamento di serenità e di tranquillità. Rivolgersi al pediatra o al logopedista appena lo si ritenga necessario, permetterà un intervento precoce e un accesso ai servizi del S.S.N. tempestivo, oppure consentirà di ottenere delle rassicurazioni qualora il bambino sia in linea con le tappe di sviluppo. Il logopedista, con il supporto della famiglia, penserà a lavorare duro (e a giocare duro!) con i vostri bambini cosicché la loro sicurezza fiorisca e la loro frustrazione diminuisca.