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7 Dicembre, 2020Le abilità finemotorie sono quell’insieme di competenze che il bambino sviluppa nel corso della sua vita per compiere gesti sempre più precisi con le mani e con le dita. Sono capacità ritenute fondamentali per lo sviluppo del bambino stesso. Hanno, inoltre, un forte impatto sulla sua crescita e sulla sua vita futura. È possibile osservare come gli esercizi e le attività che rinforzano la motricità fine siano caratterizzati da una difficoltà crescente. Tale complessità aumenta con l’aumentare dell’età e con le abilità richieste al bambino nella sua quotidianità.
Lo sviluppo delle abilità finemotorie
Brevemente, ci soffermeremo, sul graduale sviluppo delle abilità finemotorie. In questo modo sapremo comprendere come il bambino inizi, sin dalla più tenera età, a esercitarsi su questo complesso ma fondamentale mondo. Le prime competenze finemotorie del bambino si esprimono attraverso la manipolazione e la prensione dell’oggetto. La prensione sarà, dapprima, globale e avverrà con entrambe le mani. Successivamente diventerà sempre più raffinata con la comparsa della pinza superiore (opposizione pollice-indice). Inizierà, inoltre, a essere coinvolta una sola mano per esplorare e utilizzare l’oggetto desiderato.
I primi due anni di vita
La pinza superiore (acquisita intorno ai 12 mesi) permette al bambino di potersi approcciare:
- alla raccolta di piccoli oggetti
- alla presa di piccole cordicelle posizionate sui giocattoli
- all’inserimento di oggetti dentro tazze o scatole.
Dopo il compimento del primo anno di vita, il bambino inizia ad applicare le sue capacità di motricità fine anche ad altri oggetti. Esempio: i cubi iniziano a essere posizionati uno sopra l’altro per costruire una torre (torre che sarà di due cubi a 15 mesi per poi divenire di nove/dieci cubi intorno ai 3 anni e mezzo).
A questa età è possibile osservare anche un primo approccio allo strumento grafico che viene direzionato avanti e indietro con prensione palmare. La prensione palmare prevede l’utilizzo dell’intero palmo della mano.
Nei mesi successivi (18-20 mesi) si osserva una prensione degli oggetti sempre più precisa e questo permette al bambino di:
- iniziare a tenere in mano un cucchiaio
- portarselo alla bocca in autonomia
- tenere la tazza con due mani per bere.
Dopo i due anni
Tra i due anni e i due anni e mezzo, il bambino dimostra un miglioramento generale nelle abilità di manipolazione. È in grado di:
- prendere incastri semplici con i pioli e posizionarli nella corretta sagoma (quadrato, cerchio e triangolo)
- modificare la sua presa sulla matita posizionando la mano verso la punta
- perfezionare ulteriormente la prensione sempre di più fino a giungere alla prensione matura a tripode. Tale prensione è caratterizzata dall’associazione del pollice con indice e medio.
Raggiunti i tre anni amplia la sua coordinazione delle mani:
- aumenta le sue abilità costruttive con la creazione del ponte
- inizia a infilare perle di medie/grandi dimensioni all’interno di un filo seguendo l’azione con lo sguardo
- tenta di imitare il gesto di chiudere la mano e muovere il pollice a destra e sinistra. Il movimento appare molto fluido e armonico.
Una tra le abilità fondamentali acquisite a questa età è il primo utilizzo delle forbici, abilità che richiede un movimento accurato e raffinato di mani e dita.
Nelle attività di vita quotidiana, il bambino sa utilizzare la forchetta e il cucchiaio. Inizia, inoltre, a collaborare nella vestizione e svestizione.
Ora sono grande
Compiuti i cinque anni aumenta il repertorio dei movimenti singoli delle dita, tra i quali quello di portare il pollice a contatto con ciascun dito. Il bambino utilizza lo strumento grafico al pari di un adulto e inizia ad avvicinarsi, attraverso la copia di figure geometriche, alla scrittura. Ritaglia con precisione una striscia di carta, conta con le dita e ha acquisito la capacità di vestirsi e svestirsi da solo anche con le allacciature complesse (bottoni, zip…).
Come supportare il bambino nella motricità fine?
Come abbiamo visto, le principali attività che vengono attuate dal bambino per sviluppare le abilità finemotorie, sono svolte attraverso il gioco (disegnare, colorare, giocare con le costruzioni…). Molte altre, invece, hanno a che fare con le attività quotidiane legate alla cura personale e alle autonomie (slacciarsi i bottoni, prendere un cucchiaio o una spazzola…).
Supportare la motricità fine a casa
Per supportare il proprio bambino a rinforzare tali competenze, si possono proporre numerosissime attività da svolgere a casa:
- Aiutare la mamma a stendere i panni con l’utilizzo delle mollette. Tale azione richiede un movimento di forza e precisione da parte delle dita
- Utilizzare il pongo o qualsiasi tipo di materiale modellabile. Questo perchè stendere, schiacciare e creare oggetti rinforza notevolmente la muscolatura delle mani
- Creare una collana. Infatti, infilare pasta di varie dimensioni all’interno di un filo sviluppa la motricità fine e aiuta il bambino a migliorare l’integrazione dei due emilati corporei
- Ritagliare pezzi di carta o sagome. Come abbiamo detto precedentemente, l’utilizzo delle forbici richiede un’accurata coordinazione di polso, mani e dita
- Avvitare e svitare tappi di bottiglia
- Strappare fogli di carta con movimenti opposti delle mani
- Aiutare la mamma a piegare vestiti o asciugamani
- Appallottolare fogli di carta buste di plastica
Come vedete possono essere infinite le attività da utilizzare! Basta armarsi di un po’ di fantasia e guardarsi intorno. Nelle nostre case troveremo sempre nuovi spunti per allenare queste abilità.
Rinforzare oggi per essere autonomo domani
Permettere al bambino di sperimentare questi esercizi significa renderlo in grado di abbottonarsi il grembiulino, di aprire la zip di un giubbotto, di togliersi i calzini, allacciarsi le scarpe e maneggiare correttamente le posate quando dovrà mangiare.
Essere capace in questo significa rendere il bambino autonomo. Sappiamo bene che un bambino che crede in sé e nelle proprie capacità azzererà le possibilità di vivere la frustrazione di “non essere capace”.