Centri estivi: come stanno ripartendo le strutture.
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6 Luglio, 2020Mettendoci dal punto di vista di un bambino, la risposta alla domanda “il ciuccio è un tuo amico?” sarebbe facile e immediata, e sentiremmo un forte “sì!”. Ma anche se lo chiedessimo a dei genitori, magari particolarmente provati nel conciliare la loro nuova condizione di mamma o papà con la vita di tutti i giorni, sentiremmo lo stesso “sì!”. Dare il ciuccio ad un bambino però, deve essere un’azione consapevole. Molti genitori spesso non sanno quali possono essere i risvolti di un uso scorretto del succhiotto.
Ciuccio: sì o no?
Sì, perché…
Il ciuccio è un ausilio importante, che ha una funzione fondamentale in molte situazioni. Può essere utile per esempio per:
- Favorire il sonno: utilizzando il ciuccio il bimbo si addormenta più facilmente, anche senza che la mamma o il papà siano lì presenti
- Tranquillizzare il bambino dopo una situazione per lui stressante come andare in un posto nuovo, o dopo aver sperimentato del dolore, o per separarsi dai genitori
- Sostituire la suzione del senso se questa necessità non può essere soddisfatta al momento
- Inoltre da studi recenti è stata dimostrata una minore incidenza della SIDS, in Italia nota come “Sindrome della morte in culla” in quei bambini che utilizzano il ciuccio. Questo perché la suzione riduce la soglia del risveglio e aiuta il bambino a svegliarsi più velocemente se va in apnea.
No, perché…
La bocca è un sistema di ossa e muscoli in equilibrio tra loro. In particolare la lingua è il muscolo più importante e forte! Le tettarelle di biberon e ciucci si interpongono tra la lingua ed il palato. Questo significa che la lingua imprime la sua forza nella posizione non fisiologica, provocando delle modificazioni della forma del viso, e soprattutto impedendo alla lingua di sollevarsi durante la deglutizione.
Perciò l’eccessivo e prolungato utilizzo del ciuccio e di altri vizi orali (biberon o succhiamento del dito) può portare a:
- Malocclusioni, cioè un allineamento dei denti e delle arcate alterato. In particolare, si può verificare la presenza di un morso aperto, ossia un “allargamento” centrale tra l’arcata superiore e inferiore
- Palato ogivale, cioè alto e stretto. Ciò limita lo spazio per i denti definitivi e riduce lo spazio libero del naso e portando il bambino a respirare con la bocca
- Deglutizione disfunzionale
- Alterazioni dello sviluppo del linguaggio
- Rallentare lo sviluppo abilità masticatoria
- Scompensi posturali di tutto il corpo partendo dalla postura della lingua
Caratteristiche del ciuccio
Si può scegliere il ciuccio con delle particolarità che limitano il più possibile le probabili conseguenze negative appena descritte. Il concetto da tenere a mente è: più il ciuccio simula le caratteristiche del capezzolo materno, meglio è. Per questo è consigliabile un ciuccio con forma anatomica e di piccole dimensioni. È sconsigliato il ciuccio in caucciù, perché nonostante sia più morbido, è più facilmente colonizzabile da funghi e batteri. Il silicone è invece leggermente più rigido (e quindi fa lavorare di più la lingua in una posizione scorretta) ma è più facilmente sterilizzabile.
Come usare correttamente il ciuccio
Il ciuccio può essere usato in modo adeguato, come?
- Non usarlo senza aver capito perché il bambino sta manifestando un disagio
- Usarlo come ultima spiaggia per calmare il bambino, avendo provato prima altre opzioni. A volte basta poco per tranquillizzarlo: un cambio di posizione, farlo dondolare, distrarlo con dei giochini adatti alla sua età
- Non farglielo avere sempre disponibile legandolo ai vestiti con la catenella
- Togliere il ciuccio dalla bocca del bambino mentre parla
Quando abbandonarlo
Il ciuccio va tolto prima che le strutture anatomiche della bocca diventino sempre più dure e salde. Fino ai 24 mesi queste sono ancora modellabili, quindi agire entro questa finestra permette al bambino di sviluppare in modo fisiologico la deglutizione e il linguaggio, altrimenti tutto ciò che fa con la bocca sarà penalizzato. Più si va avanti nel tempo, più si instaura il vizio e più il bambino farà fatica ad abbandonare schemi di movimento della lingua scorretti.
Come abbandonarlo
Ci sono molte tecniche per favorire un abbandono del ciuccio serenamente. Tra queste segnaliamo quella di regalarlo a babbo natale (o altri personaggi), leggere storie insieme sull’utilizzo scorretto del ciuccio o dargli un cattivo sapore. Si sconsiglia, nelle situazioni in cui il bambino è ancora nell’età giusta per lasciarlo, di farlo sparire del tutto. È preferibile invece:
- Coinvolgere il bambino
- Avere un approccio delicato
- Dargli attenzione e coccole
Scelta libera e consapevole
Abbiamo visto come Il ciuccio, il biberon e il dito siano strumenti importanti per la serenità del bambino e dei genitori. Le situazioni di necessità in cui la famiglia si può trovare ad affrontare possono essere molteplici. Ma adesso che siete a conoscenza dei pro e dei contro rispetto all’uso del ciuccio, potete essere davvero liberi di scegliere.
Bibliografia
- Schindler O., Ruoppolo G, et al. “Deglutologia”, Omega ed, 2001
- Levrini L., et al “Terapia miofunzionale orofacciale, Edra 2019
- Perrone P. “Togliamo il ciuccio”, The Bridge 2019