Lo sviluppo motorio del bambino: le fasi
31 Maggio, 2020Bambini parlatori tardivi: cos’è e come evolve il ritardo di linguaggio
6 Giugno, 2020Il processo di acquisizione del linguaggio è una caratteristica propria della specie umana. Si può sviluppare grazie ad abilità innate che vengono stimolate dall’ambiente. In pratica tutti i “cuccioli di uomo” possono imparare a parlare, ma è grazie a ciò che ascoltano, a ciò che gli viene mostrato e a ciò che imitano che poi lo fanno effettivamente. Il sviluppo del linguaggio avviene attraverso le stesse tappe indipendentemente dalla lingua di esposizione. Qualsiasi bambino, dall’America all’Asia, inizia a sperimentare suoni, parole e frasi secondo gli stessi schemi. Ciò che i bambini esprimono infatti, è molto simile (ad eccezione di alcune differenze dovute ad aspetti culturali).
Le quattro componenti del linguaggio
Il linguaggio si articola in 4 componenti: fonetico-fonologico, semantico-lessicale, morfosintattico e pragmatico. Scopriamo quali sono le principali tappe dello sviluppo del linguaggio ad ognuno di questi livelli.
Sviluppo fonologico
A questo livello il bambino acquisisce la capacità di riconoscere e produrre i suoni della sua lingua.
- Il primo modo di comunicare è il pianto. Questo, come altri suoni vegetativi (strilli, grugniti, tosse ecc.) sono il primo canale con cui il neonato comunica con chi si prende cura di lui.
- Si progredisce con i cooing sound (intorno ai 2 mesi): il neonato produce dei suoni isolati soprattutto con la “gola” e di solito vengono associate ad una sua sensazione di benessere.
- Il primo vero modo di usare i suoni della nostra lingua è il babbling o lallazione (dagli 8 ai 10 mesi circa): le produzioni da isolate diventano in sequenza. La sequenza è prima uguale, ad esempio “babababa” oppure variegata ad esempio “papepape”.
- Si arriva alle prime parole intorno ai 12 mesi. Dalla lallazione emergono delle produzioni che cominciano ad avere un significato stabile. Ovvero, per esempio quando il bambino mentre lalla dirà casualmente “mama”, sua mamma sarà contentissima di sentirsi chiamare, e così dirà “sì! Mamma! Ecco mamma!” dando un significato che col tempo sarà sempre più rinforzato.
Sviluppo del linguaggio lessicale
A questo livello il bambino acquisisce la capacità di riconoscere e utilizzare parole come unità che hanno un significato. Quali sono le tappe di acquisizione del vocabolario?
- Tra le 0 e le 10 parole, il bambino possiede un vocabolario che riguarda le routine e le persone più vicine a lui
- Inizia poi ad acquisire sempre più corrispondenza tra ogni parola e il suo significato, ampliando il suo vocabolario fino a 100 parole
- Tra i 18 e i 24 mesi avviene “l’esplosione del vocabolario”, ossia il bambino inizia ad imparare nuove parole ad un ritmo altissimo. Acquisisce da 5 a 40 parole in più a settimana!
Sviluppo del linguaggio morfo-sintattico
A questo livello il bambino acquisisce la capacità di combinare le parole in frasi sempre più lunghe. La frase si comincia a sviluppare quando il bambino possiede un vocabolario di almeno 50 parole. Vediamo le caratteristiche per ogni fascia di età.
- 19-26 mesi: si esprime con enunciati lunghi in media poco più di una parola
- 20-29 mesi si esprime con enunciati lunghi in media più di 2 parole
- 24-33 mesi si esprime con enunciati lunghi in media fino a 3 parole
- 27-38 mesi si esprime con enunciati lunghi in media fino a 5 parole
Da una frase detta nucleare (“bimbo corre”), si arriva alla produzione di frasi complesse che comprendono anche subordinate (“bimbo piange perché caduto”).
Sviluppo della pragmatica
A questo livello il bambino acquisisce la capacità di comprendere i significati di parole e frasi in base al contesto in cui vengono pronunciate e all’intenzione dell’interlocutore. Come si sviluppa la capacità di conversare e raccontare?
- Tra i 36 ai 48 mesi: il bambino impara a richiamare l’attenzione in base alla distanza dell’interlocutore, inizia ad acquisire l’alternanza del turno nel dialogo e richiede chiarificazioni o ripetizioni
- Tra i 48 e i 60 mesi: le competenze conversazionali si evolvono ed emergono la capacità di raccontare
- Tra i 60 e i 72 mesi: il bambino riesce a raccontare episodi completi
Finestre evolutive
È fondamentale sottolineare però che può esistere una grande varietà tra un bambino e l’altro rispetto allo sviluppo linguistico. Il ritmo di acquisizione di nuove abilità è unico per ogni persona. Voglio specificarlo perché questo ritmo va rispettato. Chiedere al bambino qualcosa che è al di sopra delle proprie capacità potrebbe essere frustrante per lui, a discapito dell’autostima.
D’altro canto però, le tappe descritte sono delle finestre evolutive che possono cambiare ma che non possono essere protratte troppo nel tempo, perché potrebbero ritardare l’acquisizione dell’abilità successiva.
Per questo, per qualsiasi necessità o dubbio, non esitate a rivolgervi al vostro pediatra o al logopedista, che tramite una valutazione saprà indicarvi la strada più corretta da seguire