Lo sviluppo del gioco
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27 Ottobre, 2020Anche l’alimentazione, insieme ad altre abilità (come quella linguistica o motoria), è una funzione che si sviluppa secondo tappe ben precise. Questi step, della funzione alimentare, devono essere tutti raggiunti, ma senza rigidità. I bambini non sono tutti uguali: alcuni sono molto precoci, altri più lenti. L’importante è che tutti passino e completino tutte le esperienze che li porteranno ad essere adulti competenti.
Lo sviluppo della funzione alimentare
Nella pancia della mamma
Ebbene sì, prima di nascere, precisamente dalla 11°/12° settimana gestazionale, il piccolo sperimenta i primi atti deglutitori. Si allena a deglutire con il liquido amniotico che lo circonda. E non è finita qui. Anche la suzione del dito si verifica già durante la vita intrauterina. Questi movimenti (riflessi) lo prepareranno a nutrirsi quando verrà alla luce.
L’allattamento al seno
Il neonato si attaccherà spontaneamente al seno (grazie al contatto con il corpo materno) per nutrirsi. Inizierà quindi la suzione, intesa come attività riflessa. All’inizio i movimenti saranno poco precisi. Si possono verificare per questo cadute di latte o coliche. Con la pratica quotidiano il bambino diventerà più bravo e preciso, riducendo così rigurgiti e dolori. Con il latte materno, se in quantità sufficiente, il bambino avrà tutto ciò di cui ha bisogno (acqua compresa).
Lo svezzamento nello sviluppo della funzione alimentare
Intorno ai 6 mesi il bambino:
- ha sviluppato una suzione e una deglutizione più precisa,
- a livello gastrico è in grado di ricevere alimenti più complessi
- sa muovere la bocca in modo da gestire alimenti più complessi
- può essere posto in posizione seduta sul seggiolone.
Questo è un momento importante per impostare un buon rapporto con cibi e gusti diversi. Il pasto deve essere sempre un momento piacevole e di condivisione, dove il bambino deve poter conoscere il cibo anche toccandolo e sporcandosi. Si comincia così con pappe semiliquide, poi più cremose e infine con la pastina. Alcuni bambini potrebbero rifiutare queste nuove consistenze. Questa situazione potrebbe essere dovuta al “rifiuto della novità” ed essere quindi più che comprensibile. Le mamme e i papà non devono spaventarsi o tornare indietro, ma essere pazienti e costanti. Le poppate si ridurranno man mano, e per questo ci sarà maggiore necessità di bere acqua durante la giornata.
La masticazione
Intorno all’ottavo mese, con l’eruzione dei primi dentini, appaiono i primi movimenti di masticazione, intesa come apertura e chiusura della bocca. Il bambino infatti ha dolore gengivale, che viene lenito quando porta le manine o oggetti (giocattoli o massaggiagengive) alla bocca. Questi movimenti lo preparano alla masticazione e poi deglutizione di alimenti solido-friabili, come ad esempio biscotti, poi soldi morbidi e infine solidi veri e propri. La masticazione passerà da verticale (più grossolana) a rotatoria e circolare (intorno ai 24 mesi) dove la gestione del cibo è più simile a quella adulta.
Acqua dal bicchiere
Quando il bambino spegne la prima candelina, le sue abilità motorie sono notevoli: sa controllare il capo e il tronco, sta seduto dritto, si arrampica e la mandibola è più stabile. Per questo intorno ai 12 mesi sa anche tenere il bicchiere appoggiato al labbro inferiore mentre la mandibola si muove per poter bere. Naturalmente all’inizio si bagnerà, ma saranno questi errori a farlo correggere e a diventare più abile.
La fine dello sviluppo della funzione alimentare: tutti a tavola!
Dai 24 ai 36 mesi, il bambino impara a gestire tutte le consistenze, anche doppie o dure, grazie alla maturità del suo sistema muscolare-orofacciale e grazie alle esperienze precedentemente fatte. Ad eccezione di alcuni piccoli aggiustamenti e miglioramenti, a 3 anni il bambino ha raggiunto le abilità paragonabili all’adulto. Può utilizzare forchetta, cucchiaio e bicchiere e sedersi a tavola con tutta la famiglia!
Bibliografia
- Cerchiari A., “Viaggio nella funzione alimentare”, Editore Stampatore, 2012
- Cerchiari A., “La valutazione delle abilità di alimentazione nella disfagia infantile”, Edizioni S.E.Cu.P, 2002
- Schindler O, Ruoppolo G, et al. “Deglutologia, Omega Edizioni, Torino, 2011